Differenziato è bello. Ne è consapevole il comune di Castellanza che ha deciso di proporre ai bambini delle scuole primarie del suo comune l’iniziativa “Differenzia di più” in collaborazione con Aemme Linea Ambiente di Magenta, incaricato della gestione del nuovo servizio di raccolta dei rifiuti.
Il progetto si chiama “Bidoni golosi” e nasce con l’intento di introdurre i piccoli all'”esplorazione delle diverse tipologie di materiali che compongono oggetti e imballaggi e di far comprendere ai bambini l’importanza della raccolta differenziata di materiali che incontrano anche a scuola quali carta, plastica e avanzi alimentari”.
Vi è però , accanto a questa, anche una seconda iniziativa denominata “Raee, che passione” con cui i baby studenti apprenderanno le regole basilari della raccolta differenziata e saranno sensibilizzati sull’importanza del corretto smaltimento di rifiuti elettrici ed elettronici. “La crisi ecologica che stiamo vivendo – spiega l’assessore alla cultura e istruzione Davide Tarlazzi – ci sollecita a riconoscere l’importanza dei temi ambientali e a cambiare il nostro approccio con mondo, fare maturare una più adeguata conspaevolezza ecologica significa anche lavorare sul sistema valoriale di ciascuno, per questo è centrale il ruolo rivestito da educazione e formazione”. Grazia Giuri, responsabile dell’Ufficio comunicazione e promozioni di Aemme Linea Ambiente, spiega che “Differenzia di più taglia quest’anno il traguardo dell’ottava edizione e mira a investire bambini e ragazzi del ruolo di ambasciatori delle buone pratiche presso gli adulti”.
Tutto nella consapevolezza che, prosegue, “il rispetto dell’ambiente passa innanzitutto dai nostri piccoli gesti quotidiani come la corretta differenziazione dei rifiuti”. Il vicesindaco reggente Cristina Borroni e l’assessore all’ecologia Claudio Caldiroli hanno sottolineato che “il servizio di raccolta dei rifiuti può funzionare adeguatamente solo dove esiste una fattiva collaborazione dei cittadini, da qui l’imprtanza di campagne educative come quella avviata nelle nostre scuole primarie”.